12 – Tommaso

Tommaso

Periodo italiano, 1980-83
mista: carboncino e pastello a cera
cartoncino 70 x 100 cm


Maddalena che accoglie con Gesù Tommaso è la comunità che lo accompagna nella buona notizia, il Maestro non ha abbandonato l’umanità in ginocchio.

«Nel Vangelo è narrato l’incontro della Comunità con il suo Signore; “Signore, se vuoi, puoi guarirmi…”. Non persone che vivono senza ideali, ma persone che assumono un compito di cristiani veri, hanno il cuore grande così; così da farci stare tutti in esso. Dio guarisce, Dio toglie il male, Dio non dà alle persone che si sono autoconvinte che non ci si può fare nulla. Fratello, nelle difficoltà, credi che dopo l’inverno arriva la primavera!» E. Ramin, Omelia ai fedeli, Cacoal 17/2/1985


L’eredità di Ezechiele
P. Arnaldo Baritussio postulatore della Causa di Beatificazione del servo di Dio, padre Ezechiele Rami

Ezechiele ci dice che evangelizzare, portare la Buona Notizia, ha il suo prezzo e solo accade quando uno accetta di amare senza condizioni, collocando il bene altrui al di sopra del suo proprio bene.
Ci dice ancora: non si evangelizza se non si ama.
Non si ama, senza la determinazione di partecipare a una opera comune. «Nonostante le inevitabili divergenze, scriveva di Ezechiele Mons. Possamai, il suo vescovo diocesano, giungevamo a conclusioni sempre positive».
Non si ama se non si valorizza ciascuno secondo il proprio dono, genio e competenza.
Non si ama senza una spiritualità (ciò che p. Ezechiele scriveva, affermava e pregava, veniva sempre da una Parola di Dio approfondita nella preghiera e immersa nelle sfide della vita).
Non si ama se non si portano le persone ad essere protagoniste del proprio destino.
Non si ama se non si rischia e non si è capaci di fare l’opzione dei più poveri e indifesi al fine di poter dialogare con tutti senza ipocrisia.
Non si ama senza uno spirito positivo e di speranza (p. Ezechiele era il suo sorriso).
Non si ama, se non si entra in un progetto ecclesiale (Ezechiele, giovane missionario, era inserito nella parte avanzata del programma ecclesiale della Ciesa del Brasile degli anni 70-90).
Non si ama se non si conosce a fondo la realtà.
Non si ama se non si agisce.
Non si ama se non si è disposti di andare fino alla fine, fino al dono della propria vita, se Dio e il bene della gente lo richiedono. Amen. […]

E, adesso, siamo noi messi in causa! In causa è la nostra vita, le nostre opzioni e i nostri atteggiamenti. La sua sfida, continua in ciascuno di noi e passa sulle nostre comunità comboniane!

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