Digiuno di giustizia per i migranti: l’appello di Alex Zanotelli

di Alex Zanotelli

Rilanciamo con forza “il digiuno di giustizia in solidarietà con i migranti” contro le politiche razziste e xenofobe nei confronti dei migranti da parte del governo Conte-Di Maio-Salvini. Abbiamo iniziato questo digiuno il 10 luglio con un presidio quotidiano davanti a Montecitorio. Il 21 luglio ci siamo dati appuntamento nelle grotte vaticane per una gioiosa Eucaristia annunciando a tutti che il digiuno a staffetta continuava lungo l’estate, ma non il presidio davanti a Montecitorio, dato che il Parlamento chiudeva per ferie. E così siamo ritornati davanti a Montecitorio, digiunando, il 12 settembre e abbiamo deciso che il presidio davanti al Parlamento si terrà ogni primo mercoledì del mese. Il prossimo sarà quindi il 3 ottobre, la giornata del naufragio dei 300 eritrei al largo di Lampedusa (2013). Questo presidio mensile davanti al Parlamento è importante per dare visibilità pubblica e politica a quanti digiunano. Alcuni gruppi , come a Firenze e a Varese, hanno iniziato a digiunare davanti alla Prefettura della propria città. (Maggiori informazioni si possono avere scrivendo un mail a digiunodigiustizia@hotmail.com).
Questo “digiuno di giustizia in solidarietà con i migranti “ è una protesta contro le politiche del nostro governo, politiche verso chi deve fuggire da situazioni insostenibili. Abbiamo assistito infatti in questi mesi all’intensificarsi della guerra contro le ONG (il Mediterraneo è stato quasi sgomberato dalla presenza di tutti i soccorritori e volontari ), alla chiusura dei porti, al ‘dono’ delle 14 motovedette alla Guardia costiera libica, all’odioso episodio della Diciotti in violazione di leggi nazionali e internazionali, ai rimpatri accelerati di migranti ed ora al decreto-legge sull’immigrazione.
Siamo davanti a un quadro devastante e desolante che fa del nostro paese una nazione razzista. L’aggressività soprattutto verso lo straniero, il nero, il rom è ai massimi livelli soprattutto sui social e sui media. Queste politiche razziste e xenofobe disumanizzano i migranti, ma disumanizzano anche tutti noi. Per questo dobbiamo reagire uniti, credenti e laici, per salvare la nostra comune umanità. “Sogno un’Europa- diceva Papa Francesco ai leader europei- in cui essere migrante non è un delitto, bensì un invito a un maggior impegno per la dignità di tutto l’essere umano. Sogno un’ Europa di cui non si possa dire che il suo impegno per i diritti umani è stata la sua ultima utopia.”

P. Alex Zanotelli, missionario comboniano, a nome del “Digiuno di giustizia in solidarietà con i migranti”

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