“Mite è la forza”. La nuova biografia di Celestina Bottego, fondatrice delle Saveriane

di sr. Elena Conforto *

Da qualche settimana è uscito il libro edito dalla EMI sulla vita della Fondatrice delle Missionarie di Maria (Saveriane), scritto da Rita Torti, storica e saggista. Il volume, intitolato Mite è la forza, offre delle belle pagine in cui l’autrice brillantemente descrive la biografia di Madre Celestina nel contesto politico, sociale ed ecclesiale dell’epoca.

Celestina Bottego, nata nel 1895, a Glendale, Ohio (USA), è arrivata a Parma all’età di quindici anni. È figlia di mamma irlandese e papà italiano, migrati negli Stati Uniti, e nipote del grande esploratore Vittorio Bottego. È una donna del suo tempo che ha vissuto come altre sue contemporanee. Rita Torti, nei primi capitoli del libro, ci mostra come, pur facendo le stesse cose di tante altre donne di Parma di quell’epoca, Celestina ha saputo distinguersi, non perché lo volesse o per ricercatezza, ma con estrema naturalezza e per il suo semplice modo di essere.

Dopo due belle biografie già pubblicate, una scritta da Maria De Giorgi e l’altra da p. Maloney, entrambi appartenenti alla Famiglia Saveriana, questo libro viene a riproporci una rilettura al femminile fatta da una laica di Parma. È piacevole da leggere e avvincente in alcuni passaggi.
L’autrice ha potuto avvalersi di fonti indispensabili che sono state rese disponibili solo in questi ultimi decenni. Lo ha fatto con un linguaggio essenziale, attuale e, come lei stessa dice, “non di sacrestia” augurandosi così di raggiungere un pubblico più vasto.
Attraverso questo ritratto dai tratti più umani, personalmente, ho riscoperto Madre Celestina più vicina e meno “cosa venuta di cielo in terra”, come la Beatrice di Dante. È qui descritta una santità più a nostra misura e tuttora proponibile.

Nella prima parte del libro, è presentata una donna dalle risorse (umane, artistiche, economiche, intellettuali) non indifferenti, che ha saputo giocarsele tutte, intanto che prendeva forma la sua vocazione. Anche lei, come le sue coetanee ha avuto dei pretendenti, ma forse non ha incontrato l’uomo giusto o forse piano piano la ricchezza della sua personalità l’ha aperta ad orizzonti maggiori, fino ad accettare – suo malgrado – la fondazione delle Missionarie di Maria su invito del padre saveriano Giacomo Spagnolo.

Nella seconda parte del testo sono raccontate le vicende della fondazione della nuova Congregazione missionaria e i cambiamenti prodotti nella sua vita in seguito a questa scelta. Si parla dei sacrifici degli inizi, della relazione profonda ma non sempre facile con lo stesso p. Spagnolo e poi della rinuncia alla guida dell’Istituto seguita da un periodo sofferto sotto la direzione di chi le era succeduta.
Soprattutto in questa ultima fase tanto controversa, per giudizi e conflitti, Celestina Bottego e p. Giacomo Spagnolo riuscirono insieme a salvaguardare l’unità della Famiglia. La Sjorén’na di San Lazzaro, attraverso un processo di spogliamento e di grande sofferenza, si è ritrovata a vivere la maternità in un modo nuovo e inedito, divenendo così la Madre che conosciamo, amiamo e imitiamo nella sequela del Cristo missionario!

Per chi fosse interessato all’acquisto, il libro è disponibile sul sito della EMI alla pagina: www.emi.it/mite-e-la-forza

Copertina del libro Emi - Mite è la forza

* Missionaria di Maria – Saveriana @Elena_Conforto

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