Repam: “Querida Amazzonia” è un grande dono

Messaggio della presidenza della Rete Ecclesiale Panamazzonica per il primo anniversario di “Querida Amazzonia”

di Luis Miguel Modino

In tre diversi videomessaggi, il presidente della REPAM card. Pedro Barreto, il vice presidente mons. Rafael Cob e il segretario esecutivo fr. João Gutemberg Sampaio, esprimono la loro gioia perché, esattamente un anno fa, Papa Francesco pubblicava l’esortazione apostolica “Querida Amazzonia”.

L’abbraccio della Chiesa per la vita nel territorio

Il cardinale Barreto ha sottolineato come “il nome esprima già questa grande gioia e l’affetto che la Chiesa ha sempre avuto per l’Amazzonia”, ma in modo speciale, in questo momento in cui ci sono molte difficoltà nel comprendere il valore delle culture dei popoli originari dell’Amazzonia, ha insistito sull’importanza di “dire alle persone che vivono lì che sono care alla Chiesa”.

Allo stesso tempo, il cardinale peruviano ha sottolineato l’importanza dell’Amazzonia per il pianeta, “come spazio geografico che regola il clima del mondo”, così come la gioia rappresentata dalle “culture millenarie, i popoli originari”. Barreto ha anche sottolineato l’importanza dei quattro sogni della Querida Amazzonia, definendoli come “impegni che dobbiamo assumere pienamente oggi”.

Querida Amazzonia: Sognare insieme, per camminare insieme

Siamo di fronte a un’esortazione che è “un grande dono per noi”, ha dichiarato il vicepresidente della REPAM, sottolineando come il Papa incoraggi “a sognare, in questa cultura e ricchezza che ha l’Amazzonia, con popoli che costituiscono la memoria per orientarsi e sapersi prendere cura della natura”. Per il vescovo Rafael Cob, “nella Querida Amazzonia, sognare è una parola chiave e non esiste progresso senza sogni”, da qui l’importanza anche di “sognare insieme, per camminare insieme”. Per il vescovo di Puyo, in Ecuador, “celebrare l’anniversario della Querida Amazzonia è celebrare il trionfo della natura su tutte le minacce e i pericoli che incombono sul Pianeta”.

Per il vescovo è, inoltre, necessario “un impegno per la cura della terra”. “Il Sinodo dell’Amazzonia – ha affermato – ci ha chiesto di convertirci e di sognare un mondo nuovo, dove la natura continui veramente a far parte della nostra vita, dove difendiamo i popoli che vivono in essa, popoli che ci insegnano a vivere, a vivere in mezzo a questa società consumistica, a vivere nell’austerità”. È necessario, secondo il vicepresidente della REPAM, “ascoltare la natura e ascoltare le persone che la abitano. E inoltre, “contemplare la meraviglia che Dio ci ha dato”, sottolineando come la “Querida Amazzonia continuerà ad essere per noi una lezione da imparare ogni giorno”.

Un invito ad essere coinvolti nell’amore e nella cura

Per il segretario esecutivo della REPAM, l’esortazione Querida Amazzonia “è un grande nutrimento spirituale perché tocca il nostro orizzonte, tocca la nostra speranza, tocca i valori e l’amore”.

“Siamo davanti a un’esortazione apostolica di grande portata, abbiamo bisogno di conoscerla molto di più, di mettere in pratica i suoi sogni e tutto ciò che propone”, ha concluso fr. João Gutemberg Sampaio, ribadendo l’urgenza dei sogni e delle conversioni proposte dalla Querida Amazzonia, per fare in modo che “più persone si impegnino nell’amore, nella cura, nella difesa dell’Amazzonia, delle sue popolazioni, dei suoi ecosistemi, perché l’ecologia integrale è a rischio”.

* Traduzione a cura di Anna Moccia

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