Signa Veritatis, percorso spirituale per far scoprire ai giovani la propria unicità

A Roma prende il via Signa Veritatis, cammino diretto da don Alessandro Di Medio che si rivolge ai giovani tra i 19 e i 29 anni.

di Arianna Cocchi

Assumersi la responsabilità di un’esistenza che faccia della propria unicità un elemento a servizio della comunità. È questo l’obiettivo del percorso spirituale Signa Veritatis (SV), che si svolge ogni settimana a Roma nella Parrocchia San Francesco Saverio alla Garbatella. Destinatari sono i giovani tra i 19 e i 29 anni, che avranno la possibilità di iscriversi al percorso fino a metà novembre.

«Per questo cammino – raccontano gli organizzatori – non c’è bisogno di particolari requisiti ma sicuramente di tanta motivazione: l’unica condizione necessaria è la voglia di cambiare in meglio la propria vita e la determinazione per andare “fino in fondo”, mettendo in discussione le proprie abitudini e ciò che diamo per scontato, accogliendo uno sguardo diverso da quello dettato dal grigiore del mondo degli adulti».

Il percorso si articola in incontri settimanali di gruppo, meditazioni personali e guidate, condivisioni delle proprie esperienze e ritiri spirituali nel silenzio: sotto la guida di don Alessandro Di Medio e dell’equipe di formatori (ragazzi che hanno terminato da qualche anno il percorso) i ragazzi affrontano i più disparati temi che riguardano il complesso dell’esistenza, corpo, anima e spirito. Ogni tappa è pensata per “tradurre” la fede nella vita quotidiana e concreta di qualunque giovane affinché, a prescindere dalle motivazioni che lo conducono a questo percorso, ognuno maturi un po’ di “simpatia” verso sé stesso e la propria storia, e la curiosità di scoprirne un senso diverso, “altro”.

Gruppo di giovani del cammino spirituale Signa Veritatis

«Il fine di Signa Veritatis – aggiungono – è dare a ogni giovane gli strumenti necessari per mettersi in cammino verso la realizzazione della propria gioia, alla quale si propone di arrivare affinando il metodo ignaziano del discernimento, allineando cioè pensieri, sentimenti e azioni. Attraverso varie fasi, ogni giovane impara a fare luce sulle zone d’ombra della propria vita, ad adottare delle “terapie” per una vita riconciliata, ad interrogarsi sulla propria vocazione, cioè su ciò che si sente chiamato ad essere e poi, solo alla fine, impara a costruire e curare il rapporto con Dio».

Più di 600 giovani da quasi 12 anni hanno scoperto o riscoperto la bellezza di uno sguardo curioso, sereno e fiducioso sulla propria vita, libero dalla schiavitù delle idealizzazioni e dalla paralisi della paura di giocarsi davvero. Lo testimoniano le numerose realtà fiorite dai giovani di “Signa Veritatis”, fra cui Sophia Società Cooperativa – Impresa Sociale, che ha voluto riportare nella sfera del lavoro quanto vissuto grazie a don Alessandro. Cosa vuol dire? Mettere i propri talenti, la propria unicità e la propria storia a servizio del prossimo e impiegare la propria creatività e inventiva per dare una forma sempre più feconda alla propria vocazione.

Per partecipare agli incontri di “Signa Veritatis”, è possibile scrivere all’indirizzo signaveritatis@gmail.com

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