Appello di Alex Zanotelli in difesa della “Madre della Vita”: l’acqua

A Napoli il 20 novembre il missionario comboniano manifesterà con il Forum dei movimenti italiani per l’acqua per affermare il diritto alla gestione pubblica della risorsa

di Anna Moccia

«La finanza ha capito che l’era dell’oro nero è finita ed inizia ora l’era dell’oro blu. Senza petrolio possiamo vivere, senz’acqua no!». È l’appello che padre Alex Zanotelli lancia sul quotidiano Il Manifesto in occasione della manifestazione nazionale indetta dal Forum dei movimenti italiani per l’acqua, che si terrà a Napoli il 20 novembre per affermare il diritto alla gestione pubblica dell’acqua.

«Non possiamo permetterci il lusso di stancarci nella difesa di sorella acqua, che è la madre di tutta la vita sul nostro Pianeta – afferma il missionario comboniano. Senz’acqua infatti non c’è vita. Ecco perché Papa Francesco parla di questo bene comune come “diritto alla vita”. È questo che ci ha spinto a impegnarci per il Referendum (2011), che ha sancito con oltre il 90% dei voti che l’acqua deve uscire dal mercato e non si può fare profitto su questo bene. In questi dieci anni, nessuno degli otto governi, di vario colore, che si sono succeduti, è stato capace di tradurre la volontà del popolo in Legge. Il mondo politico deve vergognarsi di questo tradimento. Altro che democrazia! Siamo in piena dittatura della finanza e delle banche».

La manifestazione del 20 novembre partirà da piazza del Gesù alle ore 11:30. Da lì proseguirà in corteo per ritrovarsi davanti al Comune di Napoli, a Palazzo San Giacomo. Alle 14 è prevista un’assemblea nazionale nel Salone Caritas, in via Trinchera 7, di tutte le realtà locali e regionali d’Italia, con la guida del coordinatore del Forum, Paolo Carsetti. Parteciperà anche il prof. Alberto Lucarelli, ordinario di Diritto Costituzionale presso l’Università “Federico II” di Napoli, che deluciderà gli aspetti giuridici dei vari decreti.

«A causa del surriscaldamento del Pianeta – sottolinea Zanotelli -, purtroppo l’acqua, sta sempre più scarseggiando. Non solo per gli impoveriti del Sud del mondo, ma anche per noi occidentali. Infatti, anche in Italia le previsioni dicono che tra 20 anni potremo avere meno del 50% di disponibilità idrica. L’acqua così diventa davvero l’oro blu con cui fare lauti guadagni. Chi ha soldi, potrà dissetarsi e vivere. Chi ne è senza, è destinato a morire. Così se oggi abbiamo 50 milioni di morti per fame, domani ne avremo il doppio per sete».

Tra i motivi della manifestazione gli obiettivi del Pnrr (Piano nazionale per la ripresa e la resilienza) che, “in combinato con il disegno di legge Concorrenza, approvato dal Consiglio dei Ministri, nell’articolo 6, affida al mercato i servizi pubblici locali, compreso il servizio idrico”.

«È il tradimento totale del Referendum – dichiara a Il Manifesto padre Alex -. Per Draghi il modello da seguire sono le multiservizi del Centro-nord quotate in borsa, come Acea (Lazio), A2A (Lombardia), Hera (Emilia Romagna) e Iren (Piemonte), modelli da seguire secondo il Piano nazionale per la ripresa e la resilienza (PNRR), che destina all’acqua 4,3 miliardi di euro (pochi per un bene così prezioso!)».

Un appello che si rivolge anche alla città di Napoli, dopo che di recente sui media locali era emersa la notizia che il nuovo sindaco Gaetano Manfredi fosse intenzionato a privatizzare i servizi pubblici locali. «Ricordiamoci che Napoli è l’unica grande città in Italia ad aver obbedito al Referendum, trasformando l’azienda idrica cittadina Arin Spa in Acqua Bene Comune (ABC), un’Azienda Speciale, che non può fare profitto, ma solo utili da essere poi reinvestiti nel servizio idrico».

Questa situazione allarmante ha indotto il Forum dei movimenti italiani per l’acqua a indire una manifestazione nazionale a Napoli, il 20 novembre per affermare il diritto alla gestione pubblica dell’acqua.

«È un momento cruciale in difesa della Madre della Vita: l’acqua», conclude Zanotelli.

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