“Dov’è e cos’è la bontà del Natale? Ma è proprio necessario, nel 2021, augurarci ancora Buon Natale?” Con queste domande si apre la lettera che padre Valerio Sala, missionario del PIME (Pontificio Istituto Missioni Estere) in Thailandia, scrive alla vigilia di Natale a tutti gli amici che lo seguono e lo sostengono dall’Italia.
di Giovanni Parolari
Il desiderio di padre Sala, originario di Carugate (MI) di partire è nato in lui dopo aver fatto un’esperienza di missione nel 1999, per tre mesi in Africa, nella Repubblica del Congo. Quell’esperienza ha indicato la strada al giovane facendogli capire che quello che più desiderava fosse partire per la missione.
Ordinato sacerdote nel 2008, e poi partito per il Paese nel sud-est asiatico, nella Terra del sorriso (cosi come è chiamata la Thailandia), oggi parroco nella missione di Ban Thoet Thai, nel nord del Paese nella provincia di Chiang Rai.
“Il Natale – prosegue padre Sala – è Gesù stesso, senza di Lui, non ci sarebbe il Natale. In Thailandia molti buddisti, chiamano il Natale “la festa dello scambio dei regali”. Probabilmente anche in occidente oramai è ridotto a questo. Ma se noi celebriamo il Natale e ci auguriamo “Buon Natale” è perché nasce, ancora una volta, il Salvatore del Mondo; ecco perché il Natale è sempre buono! Lo è perché porta la salvezza, la speranza, la nascita di quel Bambino che è Dio fatto uomo per noi”.
Ed è il medesimo messaggio che padre Sala, insieme a padre Paolo Salamone, arrivato alla missione nel 2021, cercano di portare alla gente che abita sui monti, nell’estremo Nord della Thailandia. In modo particolare la loro quotidianità si rivolge soprattutto ai bambini, che vengono ospitati nell’ostello della missione che “sono il futuro del mondo e della chiesa thailandese, ma che sono anche i più esposti a quel mondo che Gesù è venuto a visitare e che purtroppo sta dimenticando Dio”.
Padre Sala, poi, ripercorre l’anno che sta per concludersi, sottolineando che “la vita della nostra parrocchia è stata stravolta dal Covid. Pensavamo di averla scampata, ma dallo scorso aprile siamo praticamente quasi fermi sotto tutti i punti di vista, pastorale ed educativo, soprattutto nei nostri 27 villaggi”.
Anche le scuole del Paese hanno subito numerose variazioni di calendario e così è stato anche per i 40 bambini ospiti dell’ostello parrocchiale che alternano giorni scolastici e giorni al centro. Non tutto questo però produce danni: se da un lato queste chiusure forzate hanno obbligato gli educatori e il personale dell’ostello ad un periodo intenso di lavoro, dall’altro questo tempo hanno aiutato loro a conoscere e capire ancora meglio i piccoli. “Io penso – prosegue padre Sala – però che Colui che stiamo servendo e al quale stiamo donando la nostra vita, anche attraverso l’educazione dei nostri ragazzi, un giorno, raccoglierà i frutti di chi ha seminato nel grande campo che è la Chiesa”.
Il suo pensiero va a tutti gli amici e benefattori, che da anni, così come oggi sostengono la missione: “Grazie soprattutto per la preghiera, che è per noi il dono e l’aiuto più importante”.
“Ecco allora perché il Natale è Buono! Abbiamo tante ragioni, quindi, per augurarci Buon Natale, perché, attraverso la nostra vita, Gesù nasce nel mondo per dire all’uomo che c’è ancora speranza.
Per questo Natale padre Sala lancia un nuovo progetto: L’Ostello della parrocchia che ospita i ragazzi ha 30 anni di vita e li dimostra tutti! È necessario un intervento di ristrutturazione affinché la struttura, che comunque è ancora ben solida, possa essere adeguata secondo le norme di sicurezza più recenti: l’impianto elettrico e il sistema idraulico sono ormai obsoleti; inoltre è indispensabile rimodernare i dormitori, i bagni, la cucina e il refettorio per tutelare la salute e garantire l’igiene. La cifra stimata dei lavori è di circa 40,000.00 EURO. Il bisogno di investire sul nostro ostello nasce dalla convinzione che esso, per molti dei nostri ragazzi, è l’unica possibilità di poter ricevere un’educazione scolastica ed inoltre rimane un’ottima opportunità di crescere secondo i valori della nostra Fede.
Per maggiori informazioni: www.centropime.org