Un amore che apre i cieli. Commento missionario al Vangelo della domenica

Le nostre vite possono essere illuminate dai raggi di luce di Dio, che è pronto e disponibile a far risuonare la sua voce, calda e luminosa al nostro cuore timoroso: “Tu sei mio Figlio, tu sei mia figlia, tu sei amato, tu sei amata, in te ho posto il mio compiacimento”. Commento al Vangelo di domenica 9 gennaio a cura di sr. Maria Rosa Venturelli*

Dal Vangelo secondo Luca 3, 15-16.21-22

In quel tempo, poiché il popolo era in attesa e tutti, riguardo a Giovanni, si domandavano in cuor loro se non fosse lui il Cristo, Giovanni rispose a tutti dicendo: «Io vi battezzo con acqua; ma viene colui che è più forte di me, a cui non sono degno di slegare i lacci dei sandali. Egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco». Ed ecco, mentre tutto il popolo veniva battezzato e Gesù, ricevuto anche lui il battesimo, stava in preghiera, il cielo si aprì e discese sopra di lui lo Spirito Santo in forma corporea, come una colomba, e venne una voce dal cielo: «Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento».

Il cielo si apre: il senso del battesimo di Gesù

All’episodio del battesimo di Gesù il Vangelo di Luca dedica solo due versetti, nella seconda parte del testo, mentre li fa precedere dal discorso di Giovanni, il Precursore sul battesimo in Spirito Santo. Giovanni battezza con acqua; ma l’altro battesimo sarà invece in Spirito santo e fuoco. Sono due riti diversi, che possiamo dire si completano l’uno nell’altro: Acqua e Spirito.

Luca sottolinea, inoltre, l’atteggiamento di preghiera di Gesù, che in questo Vangelo è ricordato diverse volte nei momenti importanti o decisivi della sua vita pubblica.

Rifletto e mi chiedo: Perché Gesù si è fatto battezzare?
Certamente Gesù riconosce un valore forte a Giovanni e al suo battesimo, nel movimento di rinnovamento religioso che attraversava ai quei tempi il popolo di Israele, e vi aderisce.
Luca presenta tutto il popolo accorso al battesimo di Giovanni. Ma sappiamo che da Giovanni, al Giordano, ci andavano soprattutto i peccatori per farsi da lui battezzare.
Perché Gesù allora – che era senza peccato – compie questo gesto, che possiamo dire scomodo?

Le domande che ci poniamo sono:

  • perché il Battesimo?
  • perché quella voce del Padre verso il Figlio?
  • e tutto questo che impatto ha sulla mia e sulla nostra vita?

Nel testo evangelico leggiamo che il cielo si aprì, ossia viene come ristabilita la comunicazione tra cielo e terra, tra Dio e l’umanità.

Il cielo si apre! – Lo afferma il Vangelo e l’immagine ripropone un’esperienza possibile anche per noi. Sono tante, credo, le volte in cui dopo un temporale o in una giornata nuvolosa e cupa, lo squarciarsi delle nuvole permette ai forti raggi del sole di penetrare e creare quei particolari effetti di luce, capaci di stupirci profondamente.

Ci ricordiamo di questi momenti?

Io l’ho vissuto e contemplato più volte un cielo così. E questo cielo così, mi parla ogni volta di Dio. Escono fuori dei raggi che sembrano colpire la terra, seminando spazi di luce bellissimi.

Sono stupendi questi paesaggi in cui il sole si affaccia dalle nuvole e brilla, per esempio sulle acque di un lago, sullo scorrere di un fiume, sulla distesa del mare oppure sulla neve di una collina imbiancata. Il sole fa risplendere ciò che il raggio di sole incontra e questo ci può suggerire di pensare e credere che anche questa teofania è un messaggio per noi, ogni volta che la contempliamo dal vivo.

Sarà stato lo stesso per Gesù?
Quel cielo aperto sarà stato un risplendere prorompente del sole? Uno scansarsi delle nuvole? Le acque del Giordano avranno brillato di luce argentea? La voce dall’alto è riuscita ad allontanare ogni nebbia, buio, difficoltà dalla vita di Gesù di Nazareth? Non lo sappiamo di preciso.

Ma sappiamo che il cielo si è aperto e che la voce è stata forte e piena di calore, oltre che luminosa, come i raggi vissuti nelle nostre esperienze di contemplazione del creato. E noi pure possiamo sentire risuonare le parole rivolte a Gesù:
“Tu sei il Figlio mio, l’amato, in te la mia gioia di padre, di madre, il mio compiacimento”.

Cosa fanno i raggi di sole in una oscura giornata nuvolosa? Illuminano!!!!
Eccolo il senso di quel cielo aperto, di quella voce e del desiderio degli evangelisti di non tralasciare questo episodio della vita di Gesù, ma di raccontarlo nei Vangeli.
Il Battesimo, per Gesù, è un evento luminoso, illumina la sua vita, lo conferma come Figlio amato dal Padre nello Spirito.

Oggi il Battesimo di Gesù è luminoso anche per noi perché, ciò che è stato vero per lui, è vero anche per noi.
Guardiamo alle nuvole delle nostre giornate: le delusioni, la voglia profonda di una vita nuova e più piena; e poi le speranze deluse, le sconfitte, le amarezze, le incomprensioni, le fragilità. Tutto questo rende triste e pesante la nostra vita.

Oggi, come quel giorno sul fiume Giordano,

  • il mare della nostra vita,
  • la collina ricoperta di neve delle nostre giornate fredde o ghiacciate e oggi particolarmente ricoperte di timore e paure nel tempo del covid
  • le nostre vite stanno per essere illuminate dai raggi di luce di Dio, che è pronto e disponibile a far risuonare la sua voce, calda e luminosa al nostro cuore timoroso:
    “Tu sei mio Figlio, tu sei mia figlia, tu sei amato, tu sei amata, io di te sono fiero”. Oggi, queste parole, Dio le rivolge a me, a te, a tutti noi!
    Grazie mio Dio per questa bellezza di annuncio!

Mi soffermo a riflettere:

Come penso e come vivo il mio battesimo alla luce di questa festa liturgica? È come quella luce che rischiara il grigio delle mie comodità, delle mie fragilità, delle mie speranze deluse?

invito ciascuno/a di noi, oggi, a ritagliarsi un tempo, anche breve, di preghiera silenziosa, andando a cercare e pregare il salmo 103 nella Bibbia. Dio ti ama e illumina la tua vita!

Buona domenica a voi tutti nel Signore!

Sr. Maria Rosa Venturelli, missionaria comboniana

* Sr. Maria Rosa Venturelli, missionaria comboniana. Ha lavorato per 12 anni in Zaire (attuale Repubblica Democratica del Congo) e 10 anni in Polonia. Autrice di Terra e Missione

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