Lettorato e Accolitato: Papa Francesco ha conferito il ministero a donne e laici

In occasione della III Domenica della Parola di Dio, celebrata dal Papa nella Basilica di San Pietro, due novità storiche per la Chiesa cattolica: uomini e donne laici hanno ricevuto per la prima volta i ministeri del Lettorato e dell’Accolitato, e il ministero del Catechismo.

di Anna Moccia

«Questa è la missione di ciascuno di noi: essere annunciatori credibili, profeti della Parola nel mondo. Rimettiamo la Parola di Dio al centro della pastorale e della vita della chiesa. Ascoltiamola, preghiamola, mettiamola in pratica». Queste le parole al centro dell’omelia di Papa Francesco in occasione della celebrazione della Santa Eucarestia nella Basilica di San Pietro per la III Domenica della Parola di Dio, solennità istituita dal Santo Padre il 30 settembre 2019.

Durante il rito, per la prima volta è stato conferito il ministero del Lettorato e dell’Accolitato anche alle donne e agli uomini laici. Papa Francesco, infatti, ha stabilito, pubblicando il 10 gennaio 2021 la Lettera Apostolica in forma di Motu Proprio Spiritus Domini e la Lettera al Prefetto della Congregazione della Dottrina della Fede, che i ministeri del Lettorato e dell’Accolitato siano aperti ai laici e alle laiche, in forma stabile e istituzionalizzata con un apposito mandato, che in questa celebrazione si realizza e prende forma attraverso un atto liturgico.

In precedenza questo ministero, era riservato alle sole persone di sesso maschile perché veniva considerato propedeutico a un eventuale accesso all’ordine sacro.

Una consolidata prassi nella Chiesa, però, ha confermato come i ministeri laicali, essendo basati sul sacramento del Battesimo, possono essere affidati a tutti i fedeli che risultino idonei, di sesso maschile o femminile, secondo quanto già implicitamente previsto dal can. 230 del Codice di Diritto Canonico, che il Papa ha modificato per l’occasione.

Il Santo Padre ha compiuto, infine, il rito mediante il quale è stato conferito il ministero di Catechista ai fedeli laici, donne e uomini, già istituito attraverso la pubblicazione della Lettera Apostolica in forma di Motu Proprio Antiquum Ministerium, il 10 maggio del 2021.

È innumerevole la moltitudine di laici e laiche che hanno preso parte direttamente alla diffusione del Vangelo attraverso l’insegnamento catechistico. Uomini e donne animati da una grande fede e autentici testimoni di santità che, in alcuni casi, sono stati anche fondatori di Chiese, giungendo perfino a donare la loro vita.

Anche ai nostri giorni, tanti catechisti capaci e tenaci sono a capo di comunità in diverse regioni e svolgono una missione insostituibile nella trasmissione e nell’approfondimento della fede. Ognuno di questi due ministeri viene conferito attraverso un rito, preparato dalla Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, presentato per la prima volta.

Prima dell’Omelia sono stati convocati i candidati, chiamati per nome e presentati alla Chiesa. Dopo l’Omelia, a quanti hanno avuto accesso al ministero del Lettorato, è stata consegnata la Bibbia, la Parola di Dio che sono chiamati ad annunciare. Ai Catechisti e Catechiste, invece, è stata affidata una croce, riproduzione della croce pastorale usata prima da san Paolo VI, poi da san Giovanni Paolo II, per richiamare il carattere missionario del servizio che si apprestano ad amministrare.

A ricevere il ministero del Lettorato alcuni fedeli laici e laiche, in rappresentanza del Popolo di Dio, provenienti da Corea del Sud, Pakistan, Ghana e da varie parti dell’Italia. Presenti, invece, per ricevere il ministero di Catechista, due laici provenienti dal Vicariato Apostolico di Yurimaguas (Perù), in Amazzonia; due fedeli dal Brasile che già si occupano della formazione dei Catechisti; una donna proveniente da Kumasi, in Ghana; il Presidente del Centro Oratori Romani, fondato dal Catechista Arnaldo Canepa, che dedicò più di quaranta anni della sua esistenza alla fondazione e direzione di Oratori per ragazzi, di cui il primo nel 1945; un laico e una laica provenienti rispettivamente da Łódź e Madrid. Per motivi legati alle difficoltà a viaggiare causate dalle restrizioni sanitarie attualmente vigenti, è venuta meno l’apprezzata presenza di due fedeli provenienti dalla Repubblica Democratica del Congo e dall’Uganda.

Il Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione, Dicastero vaticano incaricato dal Santo Padre di promuovere l’evento, ha messo a disposizione un Sussidio liturgico pastorale utile per vivere la Parola di Dio in comunità, in famiglia e personalmente.

Il sussidio in lingua italiana è disponibile in versione cartacea edito dalle Edizioni San Paolo e scaricabile online sul sito pcpne.va nella sezione “attività”, nelle versioni in inglese, spagnolo, portoghese e romeno.

La Domenica della Parola di Dio vuole porre in risalto la presenza del Signore nella vita dell’uomo. Egli cammina realmente con lui ed è presente attraverso la Parola, come viene espresso nel logo della domenica, ispirato alla vicenda biblica dei Discepoli di Emmaus, in cammino, per ripercorrere con il Signore la Scrittura, lasciandosi ammaestrare e illuminare.

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