A Torino nasce il “CAM”, il polo culturale dei missionari della Consolata

Dal 10 giugno il CAM aprirà al pubblico dal martedì alla domenica. Un percorso espositivo immersivo ideato nella città di Torino per raccontare oltre 100 anni di missioni nel mondo.

di Redazione

Uno spazio dedicato al dialogo e alla conoscenza delle civiltà e dei popoli attraverso un allestimento multimediale e l’esposizione di oggetti e testimonianze dagli oltre 100 anni di presenza missionaria nel mondo. Si tratta del Polo Culturale “CAM – Cultures and Mission”, un dono che l’Istituto Missioni Consolata offre alla città di Torino come spazio di dialogo e di confronto sulle tematiche dei diritti, della pace, della giustizia, della salvaguardia del creato.

Dopo l’inaugurazione avvenuta lo scorso 19 aprile, a partire dal 10 giugno in via Cialdini 4 sarà fruibile al pubblico uno spazio moderno e interattivo, che l’Istituto ha realizzato con l’obiettivo di raccontare l’incontro tra le diverse culture e celebrare la vita e la bellezza della cooperazione tra popoli, prevedendo percorsi e spazi a disposizione di scuole, associazioni e visitatori e facendone un punto di riferimento del territorio.

In questa direzione, un primo passo è rappresentato da un percorso di formazione per docenti guidato dalla pedagogista Piera Gioda (CISV), all’interno delle iniziative promosse dal Centro Servizi Didattici (Ce.Se.Di) della Città Metropolitana.

La realizzazione del Polo Culturale, è stata possibile anche grazie al supporto della Fondazione CRT ed ha visto il coinvolgimento di un team di esperti di comunicazione, scrittori e antropologi, per restituire al pubblico una testimonianza puntuale delle missioni. Un’attività che vede uomini e donne di fede ma anche volontari e volontarie impegnati fin dal 1901, anno della fondazione dei Missionari della Consolata ad opera del beato Giuseppe Allamano.

Un allestimento curato nei minimi dettagli e nel rispetto della sostenibilità ambientale, attraverso il recupero e riutilizzo di materiali originali e l’utilizzo di tessuti naturali – con una forte ricaduta sociale per il territorio. Grande attenzione anche ai temi dell’accessibilità, grazie alla collaborazione della Fondazione Paideia, che ha sviluppato due supporti in simboli CAA (Comunicazione Aumentativa Alternativa) per raccontare il percorso espositivo e gli oggetti più significativi della collezione.
È stata attivata anche un’importante collaborazione con l’Archivio Nazionale del Cinema di Impresa, che ha digitalizzato tutta la collezione di pellicole dell’Archivio Fotografico e Audiovisivo del Polo.

«La cooperazione e il dialogo tra popoli sono l’unica via per un’esistenza pacifica e un progresso sostenibile da un punto di vista sociale e ambientale – ha dichiarato Padre Stefano Camerlengo, superiore generale dell’Istituto Missionari della Consolata -, e le nostre missioni lo dimostrano da sempre. Questo spazio nasce dunque per restituire alla città una preziosa testimonianza di quello che i nostri volontari, le nostre volontarie e i missionari hanno potuto vedere nei 29 paesi in cui operiamo, dall’Africa all’Asia, ma anche in Europa e America, dove da anni siamo impegnati nella difesa della Foresta Amazzonica a fianco delle popolazioni locali».

L’Istituto ha affidato la gestione e il coordinamento delle attività del nuovo Polo culturale alla Fondazione Missioni Consolata Onlus che, oltre a sostenere le attività di cooperazione missionaria si occupa proprio di formazione, iniziative culturali e attività di comunicazione, in particolare attraverso la rivista “Missioni Consolata”.

La progettazione e realizzazione del nuovo Polo Culturale CAM è stata coordinata dalla società torinese Mediacor, che ne ha curato anche la realizzazione dei contenuti testuali e multimediali. Specializzata nella realizzazione di spazi espositivi immersivi e multimediali (come “Antonius” alla Basilica del Santo a Padova), Mediacor ha precedentemente realizzato per i Missionari della Consolata la mostra “Mater Amazonia”, allestita tra il 2019 e il 2020 presso i Musei Vaticani e l’unica finora ad essere stata visitata da Papa Francesco da quando è stato eletto al soglio pontificio.

Dal 10 giugno il CAM aprirà al pubblico dal martedì alla domenica, dalle 9 alle 12.30 e dalle 14 alle 17. Il costo del biglietto è di 5 €, con riduzioni a 3 € (insegnanti, studenti universitari, adulti oltre 65 anni, accompagnatori di persone con disabilità) e omaggi (bambini fino ai 6 anni; persone con disabilità).

Per permettere di curare l’esperienza in ogni suo aspetto e accogliere al meglio i visitatori, si chiede di prenotare la propria visita scrivendo a prenotazioni@cam.consolata.eu.

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