La buona notizia è troppo bella per tenerla per noi. Siamo chiamati a testimoniare il Vangelo in parole e opere. Quando questa diventa la nostra missione, trasformerà ogni cosa che facciamo. La rubrica “Parole e Opere” ogni mese propone una parola con cui approfondire e gustare il nostro rapporto con Dio, per predisporci alle buone opere e vivere in pienezza la nostra missione.
La Parola missionaria di questo mese è: AMICIZIA
a cura di Eleia Scariot, suora missionaria scalabriniana
“Non vi chiamo servi, ma amici.” È l’invito di Cristo Risorto a un rapporto più intimo e personale con Lui. In questo mese di Quaresima e di Pasqua, siamo chiamati a dedicare del tempo quotidiano alla preghiera consentendo a Cristo di essere il compagno costante nelle nostre vite. Condividere pensieri, gioie e preoccupazioni con Lui diventa un cammino di fiducia e consolazione.
L’amicizia con Gesù Cristo risorto è un legame profondo che va oltre le parole. Nella sua risurrezione, troviamo la promessa di vita eterna e la forza di affrontare le sfide quotidiane. La sua risurrezione ci insegna che, anche nelle difficoltà, c’è sempre la possibilità di una nuova vita, in cui la Sua amicizia diventa il faro che ci illumina lungo il cammino della fede.
Nell’amicizia con Cristo, sperimentiamo la trasformazione interiore e la capacità di amare gli altri con compassione. È un legame che ci guida verso la luce nelle tenebre, offrendo speranza e pace.
Nella chiamata a essere Suoi amici, il Signore ci invita a camminare insieme, a parlare con Lui come a un confidente, e a condividere i nostri pensieri più profondi. Questa relazione non è basata sulla paura, ma sull’affetto e sulla comprensione, trasformando il nostro legame con Dio in un’esperienza di vera amicizia spirituale che ci avvicina al Suo cuore misericordioso.
Impegno concreto: Cercare di coltivare l’amicizia con gli altri, ispirandoti all’amore e alla compassione di Gesù.
