![costruttori della croce](https://www.terraemissione.it/wp-content/uploads/2024/03/04-727x1024.jpg)
Periodo italiano, 1980-83
carboncino, pastello e pastello a cera
cartoncino 70 x 100 cm
Il disegno richiama l’attenzione alla società che prepara strumenti di morte. È un appello alle responsabilità individuali e collettive. Il cammino a fianco del popolo verso la pienezza del Regno di Dio è un percorso che deve confrontarsi con le “strutture di peccato” che opprimono i poveri, i quali fanno l’esperienza della croce.
«Comboni visse la sua chiamata all’insegna della croce, affrontando le sofferenze, gli ostacoli e le incomprensioni nella convinzione che “le opere di Dio devono nascere e crescere appiè del Calvario”.
Il missionario pone al centro della sua vita il Signore, crocifisso, risorto e vivente, perché ritiene che la potenza di Cristo si rivela nella debolezza dell’apostolo». Missionari Comboniani, Regola di Vita, 4.
Sant’Óscar Arnulfo Romero: omelia coraggiosa di pace e fraternità
L’ultimo appello prima del martirio, il 23 marzo 1980
![oscar romero, giornata missionari martiri](https://www.terraemissione.it/wp-content/uploads/2022/03/oscar-arnulfo-romero.jpg)
“…Vorrei fare un appello speciale agli uomini dell’esercito, in concreto alla base della Guardia Nazionale, della polizia, delle caserme. Fratelli, siete del nostro stesso popolo, perché uccidete i vostri fratelli campesinos? Davanti all’ordine di uccidere deve prevalere la legge di Dio che dice: non uccidere. Nessun soldato è obbligato a obbedire a un ordine che va contro la legge di Dio. Una legge immorale non ha l’obbligo di essere osservata. È tempo di recuperare la vostra coscienza e di obbedire prima alla vostra coscienza che all’ordine del peccato. La Chiesa, che difende i diritti di Dio, la Legge di Dio, la dignità umana, la persona, non può restare silenziosa davanti a tanta ignominia. Vogliamo che il Governo comprenda che non contano niente le riforme, se sono tinte di sangue. In nome di Dio, dunque, e in nome di questo popolo sofferente, i cui lamenti salgono fino al cielo ogni giorno più clamorosi, vi supplico, vi scongiuro, vi ordino in nome di Dio: cessi la repressione!”
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