4 – Costruttori della croce

costruttori della croce

Periodo italiano, 1980-83
carboncino, pastello e pastello a cera

cartoncino 70 x 100 cm


Il disegno richiama l’attenzione alla società che prepara strumenti di morte. È un appello alle responsabilità individuali e collettive. Il cammino a fianco del popolo verso la pienezza del Regno di Dio è un percorso che deve confrontarsi con le “strutture di peccato” che opprimono i poveri, i quali fanno l’esperienza della croce.

«Comboni visse la sua chiamata all’insegna della croce, affrontando le sofferenze, gli ostacoli e le incomprensioni nella convinzione che “le opere di Dio devono nascere e crescere appiè del Calvario”.
Il missionario pone al centro della sua vita il Signore, crocifisso, risorto e vivente, perché ritiene che la potenza di Cristo si rivela nella debolezza dell’apostolo
». Missionari Comboniani, Regola di Vita, 4.


Sant’Óscar Arnulfo Romero: omelia coraggiosa di pace e fraternità
L’ultimo appello prima del martirio, il 23 marzo 1980

oscar romero, giornata missionari martiri

“…Vorrei fare un appello speciale agli uomini dell’esercito, in concreto alla base della Guardia Nazionale, della polizia, delle caserme. Fratelli, siete del nostro stesso popolo, perché uccidete i vostri fratelli campesinos? Davanti all’ordine di uccidere deve prevalere la legge di Dio che dice: non uccidere. Nessun soldato è obbligato a obbedire a un ordine che va contro la legge di Dio. Una legge immorale non ha l’obbligo di essere osservata. È tempo di recuperare la vostra coscienza e di obbedire prima alla vostra coscienza che all’ordine del peccato. La Chiesa, che difende i diritti di Dio, la Legge di Dio, la dignità umana, la persona, non può restare silenziosa davanti a tanta ignominia. Vogliamo che il Governo comprenda che non contano niente le riforme, se sono tinte di sangue. In nome di Dio, dunque, e in nome di questo popolo sofferente, i cui lamenti salgono fino al cielo ogni giorno più clamorosi, vi supplico, vi scongiuro, vi ordino in nome di Dio: cessi la repressione!”

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