Giappone. La storia del signor Moriuchi e il cammino verso il battesimo

Questa storia ricorda che non bisogna mai arrendersi davanti alle difficoltà e che le disabilità non solo un limite per riuscire a realizzare i propri obiettivi. Grazie alle missionarie Saveriane, il signor Moriuchi, sordomuto dalla nascita, ha ripreso in mano la sua vita. Punto di partenza è stato il suo cammino verso il Battesimo.

di Linda Compagnoni

Vista da un occhio esterno, questa foto potrebbe raffigurare uno dei tanti incontri che si svolgono in una qualsiasi chiesa. Ma non è così. Siamo nell’atrio della Chiesa di Izumi (Osaka, Giappone) e la signora Kambayashi sta utilizzando il linguaggio dei segni per parlare con il signor Moriuchi, mentre nella sala accanto gli altri partecipanti stanno leggendo un libro.

sostegno al cammino verso il battesimo di Moriuchi

Il signor Moriuchi e la signora Kambayashi

ll signor Moriuchi è una persona diversamente abile (sordomuto) e la volontaria è una cristiana di una parrocchia distante 40 minuti di macchina dall’abitazione delle missionarie Saveriane. Ogni domenica la donna si reca nella cittadina di Izumi per sostenere Moriuchi nel suo cammino verso il Battesimo, aiutandolo a comprendere i dibattiti e le letture che le missionarie fanno durante gli incontri.

La signora Kambayashi conosce bene il linguaggio dei segni e lo usa senza difficoltà. Una vera fortuna dal momento che a Izumi nessun cristiano conosce questo linguaggio!

“Il signor Moriuchi ha molta familiarità con il computer e conosce le grandi possibilità che può offrire a persone non udenti – racconta Luisa Gori, missionaria Saveriana in Giappone -, ma senza l’aiuto del linguaggio dei segni sarebbe stato tutto più difficile”. “Quando la signora Kambayashi ha sentito che eravamo in difficoltà, si è messa subito a disposizione. Da quel giorno per due anni è venuta quasi ogni domenica a fargli visita, per aiutarlo nel suo cammino di fede”.

Incontri che cambiano la vita

“Oltre alla signora Kambayashi – continua la missionaria – anche un’altra donna si è proposta di aiutarci. Affiancata da un giovane tecnico esperto, ha portato computer e monitor, permettendoci così di vedere parti della Messa sul grande schermo”.

Con questi aiuti il cammino verso il battesimo del signor Moriuchi è stato più semplice e la sua esperienza più serena. Il suo percorso è poi proseguito per altri mesi, durante i quali ha approfondito la fede ed è entrato gradualmente in contatto con i cristiani.

Cammino verso il battesimo. Un sogno che diventa realtà

Grazie ai social media, il signor Moriuchi da alcuni anni è in contatto con un padre Gesuita che condivide con lui testi e riflessioni presi dal Vangelo e da altri brani del Nuovo Testamento. Lui sostiene che questi messaggi gli siano entrati nel cuore e che il rapporto “epistolare” con il Padre Gesuita lo rassereni molto.

“È stato proprio il Gesuita a suggerirgli di cercare una chiesa cattolica nelle vicinanze e di intraprendere, qualora fosse stato interessato, il percorso verso il Battesimo – conclude Luisa Gori -. Così il signor Moriuchi ha deciso. Ha cercato una chiesa, ha chiesto di ricevere il Battesimo ed ha finalmente trovato pace in Dio”.

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