In difesa della democrazia in Brasile

Appena 10 giorni fa Luiz Inácio Lula da Silva aveva ricevuto la fascia come 39° presidente del Brasile dai rappresentanti delle tante diversità del Brasile. Dopo dopo gli atti vandalici di Brasilia, il panorama si complica per il neo presidente. Che cosa sta succedendo in Brasile? L’analisi di Elena Conforto, consigliera generale delle Saveriane che ha trascorso undici anni nel sud del Paese, di cui quasi sette a Morro Doce.

La scorsa domenica, 8 gennaio, abbiamo assistito attoniti alle immagini del telegiornale che trasmetteva l’ “assalto” dei “vandali militanti di destra” mentre invadevano il Planalto e gli edifici istituzionali in Brasilia. È stata inferta una ferita alla democrazia brasiliana.

Non era bastata l’assenza di Bolsonaro alla cerimonia d’insediamento del suo successore nel primo giorno dell’anno. Il protocollo e la tradizione prevedono, infatti, che il presidente uscente passi lui stesso la fascia al neo-eletto. Così, in assenza di Jair Bolsonaro, volato in Florida, Lula ha scelto di essere “incoronato” presidente da Aline Sousa, una “catadora” (riciclatrice di rifiuti), Francisco, bimbo di una favela di San Paolo, Weslley Rodrigues, operaio, Raoni Metuktire, leader indigeno, Murilo de Qadros Jesus, professore, Jucimara Fausto dos Santos, cuoca, Flávio Pereira, militante, e Ivan Baron, un giovane disabile. Ciascuno di loro ha rappresentato, in questa importante circostanza, una categoria sociale tra quelle scomparse dall’agenda politica negli scorsi anni, trascorsi patendo fame ed umiliazioni. Con questo gesto il presidente Lula ha voluto affermare che a quelle persone dovrà rispondere col suo operato e del suo operato.

L’atto scellerato e distruttivo di domenica avviene solo a pochi giorni di distanza dall’insediamento del nuovo presidente. Una reazione quasi attesa, per il malcontento dell’opposizione che si percepiva nell’aria, ma che non si immaginava di tale portata e non si pensava che le forze dell’ordine ed il governatore del Distretto Federale rimanessero senza far nulla, quasi conniventi coi manifestanti. In una sua dichiarazione, il presidente Lula ha affermato “loro vogliono il golpe, ma non ci sarà un golpe. Loro devono imparare che la democrazia è la cosa più complicata da farsi, perché esige che si sopporti gli altri, esige convivere con chi non ci sopporta”.

A seguito di questi fatti i Missionari Saveriani della Regione Nord del Brasile riuniti ad Ananindeua (PA) per il loro Capitolo regionale, si sono espressi con una nota di ripudio di queste azioni contro l’ordine e la democrazia. Il comunicato così recita:

“Noi, Missionari Saveriani della Regione Brasile Nord riuniti in assemblea capitolare, con la partecipazione del Superiore Generale e di uno di suoi consiglieri, abbiamo assistito atterriti e indignati per i fatti criminali e di stampo fascista avvenuti a Brasilia nella domenica dell’Epifania del Signore (08 gennaio 2023). In comunione con gli altri enti ecclesiali e la società civile, condanniamo e ripudiamo fortemente questi attacchi violenti e atti di vandalismo contro lo Stato democratico e di diritto, fondamentale e più grande conquista del popolo Brasiliano in questi duecento anni della sua indipendenza. Nella sua enciclica Fratelli Tutti, Papa Francesco ci ha già messo in guardia su questi segni di retrocessione nella storia. “Si accendono conflitti anacronistici che si ritenevano superati, risorgono nazionalismi chiusi, esasperati, risentiti e aggressivi… E questo ci ricorda che «ogni generazione deve far proprie le lotte e le conquiste delle generazioni precedenti e condurle a mete ancora più alte. È il cammino. Il bene, come anche l’amore, la giustizia e la solidarietà, non si raggiungono una volta per sempre; vanno conquistati ogni giorno” (Fratelli Tutti, 11). Dunque, una società fraterna e solidale, ideale e meta della nostra missione, si costruisce solo sul dialogo, l’ascolto reciproco e il rispetto dei processi democratici. Rimaniamo vigili e impegnati in modo che nulla o nessuno ci rubi l’ideale dell’amore fraterno (cfr Evangelii gaudium, 101)!”

Elena-Conforto

Elena Conforto, mmx @Elena_Conforto
Missionaria di Maria-Saveriana

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